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Centro di Formazione per la Famiglia e i Giovani
 
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Alcune note sullo yoga...

Rimini, 26.10.2009

..... Sono quasi trent’anni che pratico lo yoga e più volte ho incontrato delle resistenze, ma proprio queste sono state il motore per un approfondimento sempre maggiore in questa disciplina che ha tracce già circa diecimila anni fa (anno più anno meno).

..... Come sempre infatti  ci sono persone che hanno sentito dire, che hanno letto in qua e in là articoli e recensioni, basate magari su un altro sentito dire, su preconcetti e su pregiudizi: sulla paura del diverso!

..... Al fine di  dare la giusta  collocazione a questa disciplina, che mira a sviluppare nell’uomo una volontà di ricerca  interiore, senza per questo interferire con il sentimento religioso che lo anima, vi indico alcune figure legate profondamente alla nostra tradizione cattolica, che hanno praticato o tuttora praticano lo yoga.

..... Vi cito per primi, solo per ragioni anagrafiche, due monaci benedettini che hanno saputo dare risposta alle loro ricerche spirituali, coniugando le radici cristiane con l’esperienza yogica, senza abiurare la loro Sorgente e senza ostacoli da parte dell’ordine di appartenenza. Anzi le loro pubblicazioni si possono trovare al Monastero di Camaldoli, messe in bella evidenza: Padre BEDE GRIFFITHS, Padre HENRI LE SAUX.

..... Vi parlo adesso di un altro monaco benedettino, importante per la mia formazione, tuttora vivente, che ho avuto l’opportunità di conoscere e frequentare molte volte ad Assisi e a Camaldoli e che da un paio d’anni opera in Brasile. Il suo nome è Padre THOMAS MATUS. E’ americano di Los Angeles, da giovane entrò nella comunità fondata alcuni decenni prima dallo Swami Paramahansa Yogananda. Dopo alcuni anni di pratica yoga, a conferma che lo yoga non è una religione, la sua ricerca spirituale lo ha portato a consacrarsi nell’ordine benedettino, cui tutt’ora appartiene.

..... Con questo monaco ho avuto i primi incontri ad Assisi, nel corso di alcuni convegni di yoga, con lui ho partecipato alle messe che officiava e con lui ho condiviso la consacrazione e la comunione, che vi posso assicurare in maniera profonda. Al monastero di Camaldoli ho partecipato ancora per diversi anni ad incontri di yoga, a cui lui stesso interveniva, con la sua spiritualità e sapienza e con lui partecipavamo alle Lodi ed ai Vespri unitamente alla comunità benedettina. E’ stata un’esperienza molto profonda ed illuminante.

..... Non è questa l’occasione per illustrare che cosa sia il mantra nella sua valenza profonda (nella nostra tradizione conosciamo bene “Kirye Eleison”) e non nella deformazione superficiale di giornalisti poco acculturati, ma ci tengo a ricordare che, durante uno di questi incontri, egli ci disse che il mantra, che trovate scritto sotto, fu definito da Papa Paolo VI, durante il suo viaggio in India, la preghiera avente in assoluto la maggior valenza universale :

.......... ..Asato ma sad gamaya                                   Dall’irreale conducimi al reale
..... ..... Tamaso ma joytir gamaya                             Dall’oscurità conducimi alla luce
..... ..... Mrityor ma amritam gamaya                          Dalla morte conducimi all’immortalità

..... Voglio citare ancora un monaco, domenicano questo, che prima di entrare nell’ordine monastico è stato anche sacerdote: Padre ANTHONY ELENJIMITTAM. Nel 1974 pubblicò in India il libro “Esoterismo Monastico”, che fu tradotto in Italia nel 1979. In seconda di copertina si legge: “Padre Antonino era grande amico di Papa Giovanni XXIII, che voleva imporgli la mitra arcivescovile. Egli non la volle accettare per poter continuare le missioni che Gandhi [il Mahatma era suo amico] gli aveva suggerito”: combattere per la mutua comprensione di tutte le religioni.

..... Da ultimo voglio ricordare RAIMON PANIKKAR, sacerdote cattolico, professore e teologo, nato a Barcellona nel 1918 e tuttora vivente nel suo ritiro sulle montagne della Catalogna, persona di grande spicco nella cultura del dialogo interreligioso.

..... Proprio in questa direzione, ricordo che anni fa, in occasione di un incontro di yoga ad Assisi, il vescovo della città venne a porgere il suo saluto e l’augurio di buon lavoro. Tengo anche a precisare che tutte le volte che siamo andati in quella città, siamo sempre stati ospitati nella struttura della cittadella, gestita da religiosi.

..... Voglio entrare più consapevolmente nell’argomento di questa disciplina, citando un libro del monaco benedettino Padre J.M. DECHANET , intitolato “YOGA PER I CRISTIANI” , delle EDIZIONI PAOLINE (ristampato ben tre volte 1960, 1967, 1975, rispetto all’edizione in mio possesso, più almeno un’altra del 1980), che invito caldamente a leggere.

..... Vi invito infine a vedere su internet [ http://www.nonsoloanima.tv/index.php?controller=author&author_id=513 ] l’intervista che “nonsoloanimatv” ha fatto a Padre ANTONIO GENTILI, sacerdote cattolico della famiglia Barnabita, teologo e insegnante di yoga nell’Eremo di Eupilio (CO), l’anno scorso nel corso di un convegno yoga a Milano, alla cui conferenza ho assistito, dove troverete giustificazioni alla disciplina yoga all’interno di una struttura cattolica, con riferimento a risoluzioni adottate in sede di Concilio e ad una lettera del 15/10/1989 dell’allora Cardinale Ratzinger dal titolo “Orationis Formas”.
..... Penso che questo filmato illustri chiaramente, se ce ne fosse ancora bisogno, lo spirito che anima chi sta conducendo i corsi di yoga presso il Centro Renzi.

..... Ritengo che queste indicazioni possano perciò essere una risposta ed uno stimolo a conoscere ed approfondire l’argomento, per coloro che non conoscono o hanno dubbi e ritengono erroneamente che lo yoga sia una religione.
In ultima analisi tengo a sottolineare come tutti gli Swami viventi, che ho incontrato e che non ho citato, invitino e ribadiscano che ogni praticante di yoga deve essere yogi dove vive e rimanere fedele alla tradizione culturale e religiosa in cui si rispecchia. Concetto che richiamo ad ogni occasione, durante i miei incontri di yoga.                                 

Om Shanti
(la pace sia con te)

Uberto Bellini..... ..... ..... ..... ..... ..... .....

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